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Cybercrime: gli hacker della community italiana di LulzSec, “affiliati” ad Anonymous, hanno hackerato i database del Centro nazionale anticrimine informatico per la protezione delle infrastrutture critiche (Cnaipic).

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Google li ha cacciati e loro si sono vendicati: il gruppo di hacker Anonymous ha deciso di aprire un proprio social network, chiamato AnonPlus.

Anonymous è un gruppo di hacker che si è “macchiato” di svariati crimini informatici ai danni di multinazionali di ogni tipo e dimensione. Qualche tempo fa, aveva deciso di aprire un proprio profilo su Google+. Ma il colosso di Mountain View li aveva cacciati via in malo modo. E allora, per ripicca, Anonymous crea un proprio social network, AnonPlus, dal nome che scimmiotta Google+.

AnonPlus è un progetto aperto a tutti, come spiegano quelli di Anonymous. Ma dove censura e paura non possono entrare.

Due studenti dell’Università di Washington hanno progettato una mail che si “autodistrugge”, senza lasciare tracce, una volta persa la sua originaria utilità, in modo da cancellare definitivamente i contenuti della mail.

L’innovativo programma si chiama Vanish ed è stato realizzato anche un plugin per Firefox, che però funziona solo se è installato sia sul PC ricevente che su quello dell’emittente.

La chiave di cifratura viene letteralmente fatta a pezzi e disseminata su diversi terminali servendosi di un network Peer-to-peer.

Email Certificata

Email Certificata

Si legge sempre più spesso sul web di acquisto a prezzi vantaggiosissimi di email certificate, ma soffermiamoci un attimo ad analizzare cosa sono e per quale motivo dovremmo acquistarle.

Il decreto legislativo dei ministri Stanca e Mazzella hanno dato una validità giuridica alla posta elettronica, ma solo se è “certificata”.

Questa tipologia di mail necessita di provider specifici che certifichino la reale consegna/ricezione della posta certificata, e quindi il reale valore legale del documento.

La legge ha come fondamenta l’art 14 del dpr 445 2000, il quale stabilisce che:

  • Il documento informatico inviato e pervenuto al destinatario deve essere spedito all’indirizzo dichiarato dal ricevente;
  • La data e l’ora di trasmissione o ricezione del documento devono essere conforme alle regole tecniche di cui l’articolo 8, comma 2, 4 e 9.

La posta elettronica certificata rappresenta un netto passo avanti verso una digitalizzazione del materiale un tempo cartaceo. Sarà possibile in futuro inviare lettere dello stesso valore delle attuali raccomandate, con un netto risparmio di tempo e denaro.

Una nuova ricerca condotta da Messagelabs e riportata da emarketer.com analizza con dati attuali il fenomeno incessante dello spam via email. Negli ultimi tre anni le email spazzatura sono calate dall’86,2% all’81,2% sul totale della posta elettronica a livello mondiale ma soltanto nell’ultimo mese di Maggio c’è stato un incremento vertiginoso che ha portato la percentuale dello spam al 90,4%. I paesi più bombardati sono stai nell’ordine Hong Kong, la Cina e l’Inghilterra, mentre l’Italia non è presente nelle prime dieci posizioni, al contrario di altri paesi europei come Germania e Olanda rispettivamente all’ottavo e al nono posto. Quasi un terzo dello spam proviene dalla stessa Europa seguita a ruota dall’Asia.

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I giorni più attivi risultano essere globalmente il Lunedì e il Venerdì, mentre la Domenica gli spammer sembrerebbero riposarsi. La maggior parte delle mail spazzatura viene generata e diffusa da vari botnet, malware nascosti all’insaputa dei proprietari in milioni di computer sparsi per il mondo raggiunti dalle applicazioni malevoli molto spesso con servizi di client di posta gratuiti, come Hotmail e Yahoo. Un piccolo contributo per arginare il fenomeno potrebbe essere una maggiore consapevolezza di ciò che viene aperto e scaricato online, per evitare di essere noi stessi i messaggeri dello spam.

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Per il Garante della Privacy quando si utilizzano sistemi automatizzati di invio di email se il consenso non è stato dato esplicitamente l’azione viene considerata spamming ed è perseguibile legalmente. Questa la decisione dell’autorità che ha accolto il ricorso di alcuni cittadini che hanno visto la propria casella di posta elettronica bombardata da messaggi a cui non avevano dato esplicito consenso, inviati da aziende con le quali non erano mai entrati in contatto.

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Anche se i dati sono estratti dalle Pagine Gialle o dai registri pubblici, quando si usano queste tecniche di direct marketing in automatico è obbligatorio acquisire prima il consenso dei destinatari. Su questo binario si sta muovendo anche la commissione europea che sta cercando di armonizzare la normativa che contrasta lo spam ormai vecchia di sette anni.

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Secondo Kevin Mitnick, uno dei cracker più famosi al mondo, già arrestato tempo fa e ora pentito informatico, sarebbe possibile un attacco al Blackberry di Barack Obama via email. A nulla servirebbero le protezioni aggiuntive imposte dalla NSA sul dispositivo presidenziale, piuttosto che tentare di colpire il dispositivo del presidente, l’azione potrebbe concentrarsi sulla cerchia dei suoi collaboratori.

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In particolare, se i malintenzionati riuscissero a colpire in primis i computer situati nelle abitazioni dello staff di Obama, meno protetti dal rigido protocollo presidenziale, il primo obiettivo sarebbe senz’altro quello di ottenere l’account email utilizzato da Obama sul fido Blackberry. Una volta ottenuta l’email, tanti potrebbero essere i sotterfugi per invogliare il presidente a cliccare su un link pieno di malware che si installeranno nel terminale. La lotta al terrorismo oggi più che mai si combatte su qualsiasi device tecnologico.

Il software versione mobile Emoze adesso avrà nel suo carnet anche Windows Live Hotmail, come presentato dall’azienda al Mobile Worl Congress di Barcellona. Il servizio email di Microsoft sarà disponibile su Emoze dove il mobile messaging oramai è compatibile con quasi tutti i client di posta, rendendolo un centro di comunicazione efficiente e sicuro.

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Una buona usabilità e una funzionale sincronizzazione di tutti i nostri contatti e dei nostri account sono i principali attributi di questo software che è anche compatibile con tutti gli smartphone di ultima generazione nonché con i semplici cellulari. La sicurezza delle comunicazioni è garantita da avanzate soluzioni di compressione, crittografia e da numerosi filtri attivi.

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L’azienda svedese Momail proporrà al Mobile World Congress di Barcellona la sua Mobile Extension, un servizio dedicato ai cellulari attraverso i quali si potranno gestire le email.

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Forte della sua tecnologia brevettata MMOPE (Mobile Messaging Optimization and Protection Engine) che consente di ottimizzare la posta elettronica a seconda del telefonino in dotazione, Momail propone agli ISP ed ai portali web/media un metodo facile che consente l’estensione mobile del loro servizio webmail per clienti ed SMB. A completare l’offerta una solida reputazione per quanto riguarda l’usabilità e la protezione efficace da virus e spam.

E’ in arrivo un nuovo virus nella nostra casella email, che sembra mandato da Microsoft e invita ad installare un importante aggiornamento sulla sicurezza. Il contenuto della mail è in italiano “da traduttore automatico” ed esorta a installare un file trojan Zbot che permette l’accesso ai dati del vostro computer da pc terzi.

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Chi ha un minimo di esperienza sa che l’azienda di Redmond per aggiornare il suo sistema operativo e i suoi software lo fa o con gli aggiornamenti automatici o con Windows Update e mai via mail. Però può capitare una distrazione che può essere fatale e infettare irrimediabilmente il computer, perciò massima attenzione.

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