Una nuova ricerca condotta da Messagelabs e riportata da emarketer.com analizza con dati attuali il fenomeno incessante dello spam via email. Negli ultimi tre anni le email spazzatura sono calate dall’86,2% all’81,2% sul totale della posta elettronica a livello mondiale ma soltanto nell’ultimo mese di Maggio c’è stato un incremento vertiginoso che ha portato la percentuale dello spam al 90,4%. I paesi più bombardati sono stai nell’ordine Hong Kong, la Cina e l’Inghilterra, mentre l’Italia non è presente nelle prime dieci posizioni, al contrario di altri paesi europei come Germania e Olanda rispettivamente all’ottavo e al nono posto. Quasi un terzo dello spam proviene dalla stessa Europa seguita a ruota dall’Asia.

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I giorni più attivi risultano essere globalmente il Lunedì e il Venerdì, mentre la Domenica gli spammer sembrerebbero riposarsi. La maggior parte delle mail spazzatura viene generata e diffusa da vari botnet, malware nascosti all’insaputa dei proprietari in milioni di computer sparsi per il mondo raggiunti dalle applicazioni malevoli molto spesso con servizi di client di posta gratuiti, come Hotmail e Yahoo. Un piccolo contributo per arginare il fenomeno potrebbe essere una maggiore consapevolezza di ciò che viene aperto e scaricato online, per evitare di essere noi stessi i messaggeri dello spam.

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